Friday, February 8, 2008

Bt Voyager 1040 Pci Replacement Aerial

Storia del Bonsai

Inserviente che reca un p'en-tsai. Dipinto murale del periodo Tang (VIII secolo) nella
tomba della principessa Zhang-Huai a Xian.



Nel momento in cui si cerca di ricostruire la storia del Bonsai ci si trova di fronte ad una difficoltà reale: la cultura orientale è per tradizione una cultura principalmente orale. Quindi quanto ne conosciamo oggi è dovuto fondamentalmente allo studio fondato sui dipinti e stampe delle diverse epoche. Negli scritti pervenuti fino a noi vi sono solo brevi cenni circa i suoi esordi e sul modo in cui si sviluppò. Si ritiene che l'Arte del Bonsai abbia avuto origine in Oriente, dagli antichi imperi dell’India, i quali avevano, infatti, necessità di portare con sé, nel corso dei loro spostamenti verso la Cina, le piante dei cui poteri terapeutici si giovava la loro medicina. In Cina, è documentata la presenza degli alberelli miniaturizzati a partire dal VI sec.,mentre le raffigurazioni giapponesi più antiche risalgono al XIII sec. L'ideogramma cinese "pun-sai" (piante in vaso) apparve per la prima volta in Cina durante la dinastia Tsin (265-420 d.C.). Ma solo durante la Dinastia T'ang (618-907) inizia la popolarità di quest'arte. Ed è proprio di questo periodo il primo documento History Bonsai: a mural in the tomb of Prince Zhang Huai, of the T'ang dynasty, who died in 705 AD, depicting two grooms leading a, a landscape in miniature and the other a vase containing a albero.Nella later Sung dynasty (960-1280) were added to the potted plants rocks and figures to recreate landscapes in miniature "pun-wan, the current Bonkei. The term-wan fucambiato pun in "pun-ching" (with potted plants landscaping) between the end of the Ming Dynasty (1368-1644) and the beginning of the Ching (1644-1911). In this period the cultivation of Bonsai originated became very popular and different styles of cultivation, dovuti in buona parte alle differenti localizzazioni geografiche delle varie scuole. La Cina ebbe notevoli influenze sulla cultura giapponese soprattutto a partire dal VI -VII sec.sino alla metà del periodo Heian (794-1185). Quindi è probabile che qualche forma di bonsai sia giunta in Giappone al più tardi in questo periodo. Ma solo a partire dal periodo Kamakura (1185-1333) abbiamo una documentazione sulla coltivazione del Bonsai: troviamo nei rotoli makimono le prime rappresentazioni giapponesi di un vero Bonsai. In questo periodo si diffonde in Giappone il Buddismo Zen proveniente dalla Cina e certamente il Bonsai arrivò da questo paese portatovi da monaci, ipotesi convalidata dalla constatazione che gli uomini raffigurati nei makimono siano in prevalenza dei sacerdoti come nel dipinto più famoso "Saigyo Monogatari Emaki" (1250 circa) in cui appare un Bonsai con roccia davanti ad un tempio di Kyoto. I monaci Zen, che facevano uso di Bonsai e suiseki per illustrare simbolicamente delle verità filosofiche, diedero un importante contributo alla diffusione di queste arti presso le classi dominanti e così per molto tempo il Bonsai fu prerogativa di nobili e samurai.Da allora, oltre al perfezionamento della tecnica, assistiamo anche ad un'evoluzione degli stili. Tra la fine del periodo Kamakura e l'inizio del periodo Muromachi (1333-1573) il Bonsai comincia a cambiare: sono eliminate le rocce e resta la sola pianta, il più delle volte piantata in cassette di egno, data la scarsità di vasi in ceramica, importati quasi unicamente dalla Cina. Nasce lo stile su roccia, si apprezza uno stile essenziale (che in seguito fu chiamato bunjin). Ma soltanto l'incremento della produzione nazionale di vasi in ceramica e porcellana, periodo Edo (1603-1868), favorisce la diffusione capillare dell'Arte Bonsai. Questo periodo, che segna il passaggio da una società feudale ad una moderna, vide il Giappone isolato, per una serie d'editti, dal resto del mondo. E' facile intuire quanti cambiamenti avvennero anche nell'Arte Bonsai. Accanto alla
preferenza del popolo per gli stili grotteschi e bizzarri si andava affermando presso le classi intellettuali la preferenza per gli stili più raffinati e semplici, vicini a quelli cinesi. Questi intellettuali diffusero la cultura cinese e rilanciarono nei primi decenni dell'800 la "cerimonia del tè", che era stata modificata rispetto a quella tradizionale da un produttore di sakè e da un medico Kyoto. Il Bonsai, che grande importanza aveva nella scenografia della cerimonia, si diffuse ulteriormente. Alla fine del periodo Edo avviene l'apertura del più grande vivaio specializzato in soli Bonsai.Con la rivoluzione del periodo Meiji (1868-1912) ulteriori cambiamenti avvennero nella società giapponese: morì il feudalesimo, in quanto il potere ritornò all'imperatore e si riaprirono le frontiere ed il Bonsai subì un momentaneo arresto dovuto all'influenza della cultura occidentale.
Successivamente con il progressivo ristabilirsi dell'equilibrio sociale riprende l'interesse per il Bonsai che si diffonde in tutta la nazione. Sono codificati i vari stili, si organizzano varie esposizioni e nel 1928 fu tenuta la prima esposizione denominata Kokufu-ten (abbreviazione di Kokufu Bonsai-ten), mostra che si ripete puntualmente sino ad oggi, ogni anno (con il solo intervallo nel periodo bellico). Nel 1934 il Kokufu fu hosted for the first time since Art Museum in Ueno in Tokyo. This event may be interpreted as official recognition as an Art of Bonsai. The first appearance of Bonsai in Europe occurred in an exhibition in Paris in 1878, followed by a second exhibition in London in 1910 and the first book written by a Westerner is the beginning of the century and by the French botanist Maumenè Albert, who worked a simple and rational classification of styles, now largely obsolete, but certainly worthy of attention. In parallel to America around the turn of the century appear first Bonsai. But apart from this sporadic, the Bonsai, was discovered by Westerners only after the Second World War. The discovery has aroused an interest that has revitalized the Bonsai in Japan itself, where the war had resulted in a stasis. And today? We are seeing a growing interest in Bonsai, which is manifested by the proliferation of conferences, exhibitions, courses and the growing interest in parallel processing technology, but also the constant desire to learn those cultural elements that produced it, and that the were elevated to art.



Japanese print by Hiroshige (epoca Kaei, 1848-1853) raffigurante un paesaggio in
una coppa.

0 comments:

Post a Comment